L’Ombra é una parte di noi che abbiamo rifiutato per morale, educazione, condizionamenti sociali.
Per iniziare il lavoro su noi stessi il primo passo é cominciare a cercare fuori di noi tutto ciò che non ci piace negli altri e chiederci quanto di loro c’è in noi.
Se superiamo la fase del “rigetto”, scopriremo che quello che non ci piace fuori é tutto dentro di noi.
I monaci chiamavano “analisi di coscienza” questo lavoro di integrazione della prima Sfera del se, quella più esterna che Jung chiamava Ombra.
L’integrazione dell’ Ombra, per gli alchimisti corrispondeva all’Opera al Nero, inizio dell’Opus Alchemico spesso associata anche alla pulizia dell’Athanor (forno alchemico).
Nella gnosi cristiana era la fase successiva al Battesimo che precedeva l’Unzione o morte iniziatica.
L’esecuzione, in linea di principio, é assai semplice.
La sera, prima di coricarsi ci si pone la domanda: chi é cosa mi hanno infastidito oggi? Cosa ha provocato una reazione che andava al di là della mia volontà?
In quello che non ci piace degli altri c’è l’ SPECCHIO di ciò che non ci piace di Noi.
Li si celano le parti del se (tantissime) che insieme formano il nostro Mister Hide (il Signor Nascosto).
Se lo facciamo di sera, come facevano i monaci, il sonno ed i sogni conseguenti, proseguiranno il lavoro anche se non li interpretiamo.
Il giorno dopo avremo integrato più di quanto abbiamo fatto la sera precedente con l’analisi dell Ombra. Ma se impariamo ad interpretare i sogni potremo accelerare e consolidare il lavoro fatto.