Il Vangelo di Maria Maddalena

Introduzione al Vangelo di Maria

Il codice di Berlino, Pap. 8502, fu acquistato nel l896 e la sua pubblicazione ebbe vita molto travagliata. Il papiro contiene quattro scritti gnostici: il presente Vangelo di Maria, l’Apocrifo di Giovanni, la Sofia di Gesu Cristo, gli Atti di Pietro.

Purtroppo questo vangelo é assai frammentario e breve, oltre che essere solo la parte finale di questo testo.

Nel codice occupa le prime 18 pagine e termina col titolo il Vangelo di Maria mancano le prime 6 pagine e ancora, integralmente, le pagine da 11 a 14: in tutto, dunque, mancano ben 10 pagine al testo.

Il luogo di provenienza del papiro e ignoto, tuttavia é estremamente probabile che provenga dalla regione di Nag Hammadi, come gli altri codici copti venuti alla luce prima del 1945. Recenti studi e scoperte archeologiche avvalorano questa ipotesi

La Maria del Vangelo é Maria Maddalena di conseguenza questo é il « Vangelo di Maria Maddalena ».

Come in tutti gli scritti gnostici cristiani la Maddalena e l’esempio del perfetto gnostico ed é portatrice del messaggio originale di Gesù che ella, più di ogni altro, ha compreso nelle sue parti più segrete e recondite (vedi, ad esempio, come Gesù parla di lei nella Pistis Sophia).

Dal contenuto del testo si evince che per l’autore (o l’autrice) Maria Maddalena è la donna dalla quale Gesu scaccio sette demoni, sorella di Marta, e la peccatrice anonima ed e menzionata piu volte nei quattro Vangeli che trattano della passione e risurrezione; di lei è detto che le sono stati perdonati molti peccati, e che per questo ha amato molto.

Nel testo la Maddalena é il prototipo della androginia e della donna che quida l’Uomo alla ricostruzione dell’essere asessuato originario, l’Adam Kadmon che esisteva prima che l’uomo fosse scisso in due esseri, maschio e femmina.

Esisteva, quindi, come anche questo prezioso documento mostra, una contrapposizione netta riguardo il ruolo e la figura della donna tra le comunita gnostiche e la Chiesa ufficiale.

Una eco se ne trova anche in questo docimento laddove, qui come altrove (Vangelo di Tommaso e Pistis sophia), Pietro mantiene un atteggiamento ostile alle donne, alla Maddalena in particolare, e, per questo, viene puntualmente rimproverato dal Cristo .

Nella Pistis Sophia si va oltre e si giunde ad ipotizzare vere e proprie minacce alla incolumità di quella che é la compagna di Gesù che egli era solito baciare sulla bocca (Vangelo di FIlippo): «teme le minacce di Pietro, il quale ha in odio il nostro genere femminile. (PS, 72, 6), e ancora: « le donne finiscano di domandare, affinché possiamo domandare anche noi!» (l46, l)…

Sintesi del contenuto

Gesu risorto si intrattiene con gli apostoli, risponde alle loro domande e affida loro la missione di predicare il Vangelo.

Le parti frammentarie conservano le due domande degli apostoli e le risposte di Gesu vertono sulla sorte finale della natura, cioe della materia, e sul « peccato del mondo ». La materia non ha alcuna importanza per il mondo spirituale, viene dal nulla e si dissolverà nel nulla: cio che non e mai esistito non avrà esistenza.

Alla seconda domanda sul peccato dei mondo, Gesu risponde che non esiste peccato nel mondo, a eccezione di quello che commettono gli uomini con l’adulterio che, rimanendo in linea con il clima interpretativo gnostico, va considerato come tradimento della prorpia natura spirituale e della propria “compagna”, la scintilla divina nell’Uomo Pneumatico o nello Psichico che l’ha ricevuta in prestito con il Battesimo e l’unzione gnostica.

Nel testo il Bene, ovvero il Cristo, e venuto per estrarre dall’uomo materiale quello spirituale, restituendo ogni natura alla sua radice attraverso la conoscenza perfetta, la Gnosi.

Perchè ciò si realizzi occorre un processo di separazione del corpo materiale dalla luce e il ritorno dell’anima alla sua vera patria. Per questo, dopo la nascita è necessaria la morte. Dalla materia, infatti, si origino una passione che sconvolse tutto il corpo, ed è contro la natura spirituale dell’Uomo. Quanti vennero in questo mondo sono gocce di luce, sono scintille che dal mondo di luce furono fatte scendere da Sofia nel mondo del caos, ma qui furono legate dalle catene dell’oblio: il Cristo scende nel mondo per liberare queste scintille, destarle dal sonno, ed indicargli la via della luce per risalire al Padre e ricostruire l’Unità originaria: il Pleroma.

Il Cristo incoraggia gli apostoli, da loro la pace, li mette in guardia contro gli inganni e i falsi cristi che verranno dopo di lui e ricorda loro che non ha dato loro alcun precetto e alcuna legge per non renderli nuovamente schiavi di quella legge.

La seconda parte inizia con l’intervento di Pietro presso Maria affinché ricordi agli apostoli le parole a lei dette dal Salvatore e ignorate dagli altri. Il Cristo le era apparso in visione e aveva risposto alle sue domande: purtroppo, si e conservata solo una di queste. L’uomo vede la visione attraverso l’anima o attraverso lo spirito? Abbiamo l’inizio della risposta: il Cristo risponde che la visione non e percepita ne attraverso l’anima ne attraverso lo spirito, bensi con la mente che entra in sintonia con entrambe.

Mancano le pagine 11, 12, 13, 14.

Dopo la lacuna ritroviamo l’anima che conversa con una delle potenze che ne impediscono la salita al Regno del Padre.

Nonostante le lacune si può dedurre che che l’anima, nella sua ascesa dopo la morte, si intrattiene successivamente con quattro potenze: il nostro testo inizia riportando il dialogo con la seconda.

Viene, quindi, descrritta l’ascensione e purificazione dell’anima da ogni elemento materiale, nel suo viaggio di ritorno al Padre. Da altri testi gnostici sappiamo che per salire al Regno della luce era necessario superare il cosiddetto « luogo di mezzo » infestato da un gran numero di esseri malvagi.

Il testo termina con la incredulità, prima di Andrea e poi, ancora più marcata, del fratello Pietro, ma Matteo (Levi) rimprovera Pietro affermando che non ha alcun diritto di giudicare ciò che il Cristo ha ritenuto giusto e il ruolo che egli ha dato alla Maddalena.

Il Vangelo di Maria – il testo

…la materia sara distrutta, oppure no?

Il Salvatore disse: ” Tutte le nature, tutte le formazioni, tutte le creazioni sussistono l’una nell’altra e l’una con l’altra, e saranno nuovamente dissolte nelle proprie radici. Poiché la natura della materia si dissolve soltanto nelle (radici) della sua natura. Chi ha orecchie da intendere, intenda ».

Pietro gli disse: Giacchè ci hai spiegato ogni cosa, spiegaci anche questo. Che cosa e il peccato del mondo? ». Il Salvatore rispose: « Non vi e alcun peccato. Siete voi, invece, che fate il peccato allorche compite (azioni) che sono della stessa natura dell’adulterio, che e detto “il peccato”.

« Per questo motivo il bene venne in mezzo a voi, nell’ (essenza) di ogni natura per restituirla alla sua radice . E prosegui dicendo: « Per questo vi ammalate e morite, perche voi amate cio che e ingannevole, cio che vi ingannera. Chi può comprendere, comprenda.

« La materia diede origine a una passione senza uguali, che procedette da (qualcosa) che e contro natura. Ne venne allora un disordine in tutto il corpo. « Per questo motivo vi dissi: Fatevi coraggio! Se siete afflitti, fatevi coraggio, in presenza delle molteplici forme della natura. Chi ha orecchie da intendere, intenda».

Cio detto, il Beato li saluto tutti e disse: « La pace sia con voi! Abbiate la mia pace! State all’erta che nessuno vi inganni con le parole: “Vedete qui” o “Vedete la,,. Il Figlio dell’uomo e infatti dentro di voi. Seguitelo! Chi lo cerca lo trova.

« Andate, dunque, e predicate il Vangelo del Regno. Non ho emanato alcun precetto all’infuori di quello che vi ho stabilito. Ne vi ho dato alcuna legge come un legislatore, affinche non avvenga che siate da essa costretti ». Cio detto, se ne ando,

Ma essi rimasero tristi e piangevano forte, dicendo:

«Come possiamo andare dai gentili e predicare loro il Vangelo del Regno del Figlio dell’uomo? Se essi non risparmiarono lui, come saremo risparmiati noi?

S’alzo allora Maria, li saluto tutti, e disse ai suoi fratelli: ” Non piangete, non siate malinconici, e neppure indecisi. La sua grazia sara per intero con voi e vi proteggera. Lodiamo piuttosto la sua grandezza, giacche egli ci ha preparati e fatti uomini”

Cosi dicendo, Maria volse al bene la loro mente ed essi incominciarono a discutere sulle parole del Salvatore.

Pietro disse a Maria: «Sorella, noi sappiamo che il Salvatore ti amava piu delle altre donne. Comunicaci le parole del Salvatore che tu ricordi, quelle che tu conosci, (ma) non noi; (quelle) che noi non abbiamo neppure udito ».

Maria rispose e disse: « Quello che a voi e nascosto, io ve lo comunichero ».

Ed ella inizio a dire loro le seguenti parole: « Io – disse – vidi il Signore in una visione, e gli dissi: “Signore, oggi ti ho visto in una visione”. Egli mi rispose e disse: “Beata, tu che non hai vacillato alla mia vista. La, infatti, ove e la mente, quivi e il tesoro”. Io gli dissi: “Signore, adesso (dimmi): colui che vede la visione, la vede (attraverso) l’anima oppure (attraverso) lo spirito?”.

« Il Salvatore rispose e disse: “Egli non vede attraverso l’anima, ne attraverso lo spirito, ma la mente, che si trova tra i due, e quella che vede la visione e…” ».

[Mancano quattro pagine].

« … E la bramosia disse: “Non ti ho vista quando sei discesa, ora invece ti vedo mentre sali in alto. Come mai, dunque, tu mi menti dal momento che mi appartieni?”. L’anima rispose: “Io ti ho veduta, mentre tu non mi hai ne vista ne conosciuta. Io ti facevo da vestito, ma non mi hai riconosciuta”. Cio detto, ella se ne ando via allegra e gioiosa.

« Ando poi dalla terza potenza che si chiama ignoranza. Questa domando all’anima: “Dove Vai? Sei stata presa nella malignita, ma sei stata presa. Non giudicare!”. L’anima disse: “Perche mi giudichi, mentre io non ho giudicato? Io sono stata presa, sebbene io non abbia preso. Non sono stata riconosciuta. Ma io ho riconosciuto che il tutto e stato disciolto, sia (le cose e nature) terrestri sia le celesti”.

« Dopo che l’anima ebbe lasciato dietro di se la terza potenza, sali in alto e vide la quarta potenza. Essa aveva sette forme. La prima e l’oscurita; la seconda e la bramosia; la terza e l’ignoranza; la quarta e l’emozione della morte; la quinta e il regno della carne; la sesta e la stolta saggezza della carne; la settima e la sapienza stizzosa. Queste sono le sette potenze dell’ira.

« Esse domandarono all’anima: “Da dove vieni, assassina degli uomini? Dove sei incamminata, superatrice degli spazi?”.

L’anima rispose e disse:

“Ciò che mi lega è stato ucciso, ciò che mi circonda è stato messo da parte, la mia bramosia è annientata e la mia ignoranza è morta. In un mondo sono stata sciolta da un mondo, in un typos da un typos superiore, dalla catena dell’oblio, che è passeggera. D’ora in poi io raggiungerò, in silenzio, il riposo del tempo, del momento, dell’Eone”

Ma Andrea replicò e disse ai fratelli:

“Dite che cosa pensate di quanto ella ha detto. Io, almeno, non credo che il Salvatore abbia detto ciò. Queste dottrine, infatti, sono sicuramente insegnamenti diversi”.

Riguardo a queste stesse cose parlò anche Pietro. Egli li interrogò in merito al Salvatore:”Ha Egli forse parlato realmente in segreto e non apertamente a una donna, senza che noi lo sapessimo? Ci dobbiamo ricredere tutti e ascoltare lei? Forse egli l’ha anteposta a noi?”.

Maria allora pianse e disse a Pietro:

“Pietro, fratello mio, che cosa credi dunque? Credi tu che io l’abbia inventato in cuor mio, o che io menta riguardo al Salvatore? “.

Levi replicò a Pietro dicendo:

“Tu sei sempre irruente, Pietro! Ora io vedo che ti scagli contro la donna come fanno gli avversari. Se il Salvatore l’ha resa degna, chi sei tu che la respingi? Non v’è dubbio, il Salvatore la conosce bene. Per questo amava lei più di noi.

Dobbiamo piuttosto vergognarci, rivestirci dell’uomo perfetto, formarci come Egli ci ha ordinato, e annunziare il Vangelo senza emanare né un ulteriore comandamento, né un’ulteriore legge, all’infuori di quanto ci disse il Salvatore”.

Quando Levi ebbe detto ciò, essi presero ad andare per annunziare e predicare.

Il Vangelo secondo Maria.

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Sabato Scala, Ingegnere elettronico e ricercatore indipendente, ha elaborato e sperimentato nuove teorie e modelli matematici nei campi della Fisica dell’Elettromagnetismo, delle Teorie dell’Unificazione, dei modelli di simulazione neurale. In quest’ultimo ambito ha condotto ricerche e proposto una personale teoria dei processi cognitivi e immaginativi suggerendo, sulla base della teoria di Fisico tedesco Burkhard Heim e del paradigma olografico prima, e della fisica del vuoto superfluido negli ultimi anni, la possibilità di adozione del suo nuovo modello neurale per la rappresentazione di qualunque processo fisico classico o quantistico