La Crocifissione e la tomba di Gesú sul Monte degli Ulivi?

Il Santo Sepolcro, luogo identificato come quello della sepoltura di Gesú a nord di Gerusalemme situato dentro le mura della città antica, vicino a quello che si ritiene il Golgota, luogo della Crocifissione, fu identificato da Elena madre di Costantino, essenzialmente in base al presunto ritrovamento dei resti della Santa Croce e, di conseguenza, rappresenta un sito controverso.

Sono state proposte altre diverse possibilità per la collocazione sia della crocifissione sia della tomba di Gesú. Tra quelle proposte voglio segnalare di seguito quella che, a mio avviso, sembra la piú probabile sia per questioni archeologiche e documentali, sia soprattutto per la funzione simbolica del luogo: il monte degli Ulivi

Un luogo molto frequentato dai Giudei

Sappiamo dalla dalla Lettera agli Ebrei che il luogo della crocifissione era fuori le mura della città (Ebrei 13:12) e in un luogo molto frequentato dai Giudei (Giovanni 19):

“Pilato fece preparare e fissare alla croce un avviso. Diceva: “GESU’ DI NAZARETH, IL RE DEGLI EBREI”.  Molti ebrei lessero questa targa , perché il luogo dove fu crocifisso Gesù era vicino alla città , e la targa era scritta in aramaico, latino e greco”. (Giovanni 19:19-20, NIV)

Il Monte degli Ulivi faceva parte del percorso che veniva attraversato dalla maggior parte dei pellegrini in viaggio verso il Monte del Tempio e uno degli ingressi era tramite una strada rialzata dal Monte degli Ulivi nei pressi del Muro orientale del Monte del Tempio. Questo elemento è ricavabile nella Mishnah ( Para 3:6) ed daglo studi del Dr. Leem Ritmeyer in The Quest: Revealing the Temple Mount a Gerusalemm , dovefornisce anche una descrizione della strada rialzata:

“Hanno edificato una strada rialzata dal Monte del Tempio al Monte degli Ulivi, una via costruita su di un un arco direttamente sopra ogni molo [dell’arco sottostante], per evitare qualsiasi tomba collocata nella profondisottostante“.      

Alcuni hanno suggerito che una strada rialzata completamente attraverso la valle del Cedron potesse essere impraticabile, a causa della profondità della valle. Di conseguenza, Ritmeyer ha suggerito che poteva trattarsi di una rampa:

“Rampa o ponte? La parola ebraica per strada rialzata è kevesh , che di solito è tradotta come ” rampa” e non ponte, che è gesher . È ipotizzabile, quindi, che l’accesso a gradini alla Porta d’Oro, appena descritto, fosse l’inizio di questa rampa ad arco che continuava giù nella valle del Cedron e di nuovo su fino al Monte degli Ulivi. Non c’è quindi motivo di suggerire che sia stato costruito un vero ponte sulla valle del Cedron. Un tale ponte avrebbe dovuto coprire una distanza enorme, poiché la valle si trova a circa 55 metri sotto il livello del attuale del Golden Gate. Il cosiddetto ponte sarebbe stato quindi 6 più alto del famoso Pont du Gard in Francia, che è alto 49 m!”

Che fosse una strada rialzata o una rampa, l’evidenza extra-biblica evidenzia che si trattava di una strada di accesso dal Monte degli Ulivi al Monte del Tempio. Questo percorso verso il Monte del Tempio sarebbe stato particolarmente affollato da un gran numero di ebrei durante le feste della Pasqua e degli Pani Azzimi e durante le altre feste dei pellegrini (Pentecoste e Festa dei Tabernacoli). Di conseguenza, quindi, il sito del Monte degli Ulivi soddisferebbe certamente il requisito scritturale laddove si afferma che “molti ebrei lessero questa targa  (collocata sopra la testa di Gesù nel luogo della crocifissione).

Un sito con tombe adiacenti

Che dire del riferimento scritturale secondo cui il luogo della crocifissione si trovava vicino a tombe? Affinché il centurione e altri potessero assere all’apertura di tombe – e per essere coerenti con la Scrittura relativa alla quasi vicinanza del luogo di sepoltura di Gesù – il luogo della crocifissione, il cimitero e la camera funeraria dovevano essere stati relativamente vicini l’uno all’altro. Altrimenti, non ci sarebbe stato tempo prima del sabato, affinché Giuseppe d’Arimatea chiedesse a Pilato il corpo di Gesù e perché Giuseppe e Nicodemo avvolgessero il corpo con spezie e spostassero il corpo al sepolcro. Ricordiamo che il racconto evangelico afferma: “Nel luogo in cui Gesù fu crocifisso, c’era . . . un nuovo sepolcro» (Giovanni 19:41 NIV) .

Il Monte degli Ulivi è stato storicamente un luogo di sepoltura estremamente ambito dagli ebrei, in gran parte a causa del suo riferimento nella Scrittura come il luogo previsto per il ritorno del Messia (Zaccaria 14:4). In effetti, è piú che plausibile che ebreo al tempo di Gesù desiderasse un luogo di sepoltura sul Monte degli Ulivi, specialmente un “uomo ricco”, come viene descritto nei Vangeli essere Giuseppe d’Arimatea (Matteo 27:57).

Fondamentale presenza, sempre sul monte degli Ulivi, di numerose sepolture giudaicocristiane ritrovate nel territorio del monastero del Dominus Flevit, cose che avvalorerebbe la tesi poichè per i Cristiani non vi sarebbe stato luogo piú idoneo per la loro sepoltura, oltre che per motivi teologico legati alla resurrezione dei morti, che il Monte degli Ulivi

Sito con giardino nelle vicinanze

Infine, il racconto evangelico in Giovanni afferma: «Nel luogo dove fu crocifisso Gesù c’era un giardino , e nel giardino un sepolcro nuovo. . . vi deposero Gesù» (Giovanni 19:41-42 NIV). È possobile che il Monte degli Ulivi avesse avuto un giardino? Certamente. Gesù visitava spesso il Getsemani, descritto come un uliveto (giardino), sul Monte degli Ulivi.

In conclusione, il Monte degli Ulivi non solo soddisfa i requisiti specifici dettagliati nei racconti evangelici; ma era anche  situato in una posizione unica per supportare l’avvistamento della cortina del Tempio che era stata così miracolosamente strappata come parte di questi resoconti. Nessuno dei siti tradizionali  sui lati occidentale o nord-occidentale del Monte del Tempio avrebbe consentito questa vista sul Luogo Santo del Tempio.

Altri luoghi potrebbero sicuramente avere caratteristiche simili ma ció che fa del Monte degli Ulivi un sito privilegiato è il fatto che tutte le sepolture giudeocristiane ritrovate in Gerusalemme sono tutte collocate sul Monte degli Ulivi nei pressi dell’attuale monastero del Dominus Flevit, ed è probabile che i cristiani preferissero avere la loro tomba nei pressi di quella di Gesú

In conclusione va osservato che, nell’ottica di questa tesi, c’è chi crede di avere individuato anche la collocazione della tomba originaria di Gesú sotto la Chiesa del Parter Noster che, nei suoi sotterranei, conserva numerose tombe del primo secolo ed una rara tomba con pietra rotolante, caratteristica descritta nei vangeli.