Consulentopoli, ovvero come ti controllo i governi senza comprarmi i politici

Con la fine della prima repubblica nel 1992, si aprì una fase disastrosa per l’Italia, che in pochissimi mesi azzerò la classe politica  eliminando, insieme alla corruzione vera o presunta dei politici di carriera nati a loro volta, dalle scuole politiche  che avevano costruito l’italia post-bellica, anche la “competenza” in politica.

La sparizione del vasto bagaglio di esperienza politica ha prodotto generazioni di pseudo-politici che hanno sostituito l’immagine ed il presunto carisma al contenuto politico e la propaganda alla sostanza.

In questi oltre 25 anni l’Italia, lasciata allo sbando, é stata preda di politici ed economici avvoltoi stranieri che hanno depauperato e depredato tutto quello che si poteva sottrarre ad una nazione in precedenza ricca e prospera tanto da esser divenveta, negli anni precedenti il 1992, la quinta potenza economica mondiale.

Il neoliberismo e l’europeismo, di fatto, hanno celato interessi economici e politici internazionali per radere al suolo un pericoloso concorrente e al contempo sottrargli risorse economiche, imprenditoriali e finanziarie in nome di una politica neoliberista di fatto aliena dalla costituzione italiana, l’unica al mondo ad avere una impronta chiaramente keynesiana.

Ma il danno prodotto non si é limitato a questo.

Una volta decimata e distrutta la classe politica e l’esperienza politica non é più neppure stato necessario sostituirla con una prona agli interessi economico-finanziari delle Lobbies.

Infatti la totale inadeguatezza ed incompetenza dei nuovi politici ed il dictat della “Privatizzazione sempre e comunque” ha reso necessaria l’adozione di servizi consulenza esterni .

Nella impossibilità (e con il sottostante obbligo tacitamente definito nella prima repubblica) di accedere ad esperti formatisi in ambito sociale, sindacale o politico, si é stati costretti ad adoperare esperti provenienti dal mondo finanziario, economico, bancario ed imprenditoriale formatisi nel settore privato.

Di qui, grandi banche, imprese ed interessi finanziari internazionali più che nazionali, hanno trovato la loro sponda politica non più nel politico corrotto, ma nell’ex dipendente divenuto non solo spia e delatore, ma anche pilota della politica in grado di orientare scelte legislative a favore di questa o quella realtà approfittando, quasi certamente, anche della ignoranza inconsapevole del politico di turno.

E’ notizia di questa mattina un nuovo episodio di corruzione di estremo interesse per comprendere i nuovi strumenti attraverso cui il paese é stato svenduto e depredato per servire interessi internazionali e nazionali che nulla hanno a che fare con il bene comune.

Nella bufera é caduta una delle più famose tra le aziende di consulenza privata per le grandi imprese, Ernst & Young.

L’accusa, secondo i PM é che la consulente del ministero della economia e dell’attuale ministro in carica Piercarlo Padoan e del precedente ministro Saccomanni, Susanna Masi, abbia preso 220 milioni di euro dalla sua ex società non solo per fornire informazioni riservate sulle politiche di governo, ma anche epr orientare le scelte governative attraverso i suoi servizi di consulenza come dipendente del Ministero, per favorire, attraverso il sugerimento di apposite modifiche alle normative economiche e fiscali, gli interessi delle aziende servite da Ernst & Young.

E’ singolare notare che questa “acquisizione” della Masi risale al governo Monti che, ricordiamolo per i meno attenti, fu il governo tecnico intervenuto a valle del complotto speculativo sui mercati che, facendo schizzare lo spred oltre quota 500, portò alle dimissioni del governo Berlusconi.

Con quelle dimissioni é cominciato il lungo calvario del commissariamento dell’Italia ancora in atto, operato attraverso governi non eletti .

L’augurio é che, con questa indagine, si possa andare a fondo nelle trame che, a mio personale avviso, da troppo tempo “guidano” le scelte politiche seguendo interessi di potenze politico-economico-finaziario, straniere

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Sabato Scala, Ingegnere elettronico e ricercatore indipendente, ha elaborato e sperimentato nuove teorie e modelli matematici nei campi della Fisica dell’Elettromagnetismo, delle Teorie dell’Unificazione, dei modelli di simulazione neurale. In quest’ultimo ambito ha condotto ricerche e proposto una personale teoria dei processi cognitivi e immaginativi suggerendo, sulla base della teoria di Fisico tedesco Burkhard Heim e del paradigma olografico prima, e della fisica del vuoto superfluido negli ultimi anni, la possibilità di adozione del suo nuovo modello neurale per la rappresentazione di qualunque processo fisico classico o quantistico