Il Processo di Salvezza Gnostico nel Vangelo di Filippo e la psicoterapia: QUARTAPARTE

Siamo giunti all’ultima parte del nostro viaggio introduttivo ai Sacramenti gnostici, affronteremo , quindi l’ultimo dei sacramenti che ci introduce al tema chiave per la Gnosi, ovvero la funzione della sessualità nel cristianesimo gnostico. Seguendo lo schema proposto fin qui, mostreremo, anche per questo sacramento, la sua funzione terapeutica per la Psiche secondo la psicoterapia junghiana.
La fase ultima dell’iniziazione gnostica viene sancita da più importante dei sacramenti: la Camera Nuziale.
Il processo che porta lo gnostico dal rito dell’Unzione a quello della Camera Nuziale conduce nel cuore magico esoterico del pensiero gnostico e questa matrice la si riscontra anche nella parte “numinosa” del percorso terapeutico junghiano.
Infatti, secondo Jung, l’ultima parte del processo di integrazione che egli mutua dalla Alchimia medievale associandolo alla Rubedo, si svolge a diretto contatto con il Se Profondo e quindi con quello che Jung definisce Inconscio Collettivo che contiene la conoscenza di tutte le forze che governano l’universo e la storia stessa di tutto l’Universo.
Jung non fece mai mistero della “straordinarietà” della fenomenologia che si sviluppano quando si entra in contatto con questa parte del Se. Essa, per sua natura, opera in una prospettiva futura e, quindi, al servizio della Collettività più che del singolo, o meglio ancora al servizio del progetto cosmico più che individuale.
Jung stesso fu testimone di numerose fenomenologie “particolari” e non nascose mai le sue capacità “speciali” che, però, furono sempre da lui studiate, nei limiti del possibile e delle conoscenze del tempo, con una metodologia prettamente scientifica e rigorosa.
Stante l’intrinseca natura “finalistica” al servizio di un progetto cosmico unico, questa parte del Se, che più che al Se individuale, appartiene all’Universo, e consente, per quersto, di sperimentare fenomenologie particolari che vedremo in seguito e che attengono a due distinte categorie:
fenomenologie ricettive o passive (come, ad esempio, la premonizione) connesse a capacità sensorie “superiori”
fenomenologie attive come l’azione magica connesse alla capacità di “agire in prospettiva” e quindi alle capacità” che potremmo definire “motorie superiori”
Queste fenomenologie sono legate alla scoperta e “ri-costruzione” del corpo mistico, o se si vuole con terminologia gnostica, sono connesse all’acquisizione del “vestito” che “l’uomo vivo” dovrà indossare ad immagine di quello reale del Regno del Padre, già in questa vita.
“L’acqua viva è un corpo; è necessario che ci rivestiamo dell’uomo vivo. Perciò quando è in procinto di discendere nell’acqua, si sveste per rivestirsi di quello.” (V.F.)
Nella Camera Nuziale avviene il ricongiungimento delle parti maschile e femminile insite nell’Uomo Originario che furono separate quando Adamo fu separato dalla sua compagna Eva. Nell’Uomo terrestre, creato dal Demiurgo, queste parti esistono solo in “immagine”.
Dalla loro unione simbolica si genereranno i “figli mistici”, i cosiddetti Figli della Camera Nuziale, ovvero quelli rivestiti dell’Uomo Nuovo.
La funzione, quindi, di Gesù è aver tracciato la strada e aver, egli stesso, costruito su di se la rigenerazione.
Nella Camera Nuziale si realizza l’obiettivo finale della gnosi che consiste nella formazione dell’androgino, l’essere asessuato, il nuovo Adam Kadamon. Grazie a questo rituale, la parte femminile presente in ogni uomo (che la gnosi identifica con lo Spirito) e quella maschile presente in ogni donna (che la gnosi identifica con l’Anima), tornano insieme riparando la divisione avvenuta con la creazione di Eva da Adamo.Dice Filippo:
In quel giorno, rendendo grazie, disse: “ Tu che hai congiunto la luce perfetta con lo Spirito Santo, congiungi con noi gli angeli, (con noi che siamo loro) “immagini”.

La funzione sacrale del sesso

Nel Vangelo di Filippo, testo gnostico databile al II-III secolo d.c., si aveva già notizia di una relazione amorosa tra Maria Maddalena indicata come “compagna di Gesù” e riportata in un episodio in cui si indica che era “solita baciarlo (Gesù) sulla bocca”.
Ciò che né nel Vangelo di Filippo né in alcun altro testo noto era dichiarato esplicitamente, é che Gesù e la Maddalena fossero ritenuti sposati da queste primitive comunità cristiane.
Il Vangelo di Filippo recita, in tal senso,
“Grande è il mistero del matrimonio! Senza di esso non ci sarebbe il mondo, giacché gli uomini sono consolidamento del mondo, e il matrimonio è il consolidamento degli uomini. Comprendete la comunione immacolata, poiché è dotata di una grande forza. La sua immagine è nella contaminazione del corpo.
Vi sono spiriti impuri maschili e (spiriti impuri) femminili: i maschili si associano alle anime che hanno preso domicilio in corpi di femmine, e i femminili sono associati a quelle dei corpi degli uomini, a motivo di colui che disobbedì; e non sfugge loro alcuno – poiché essi lo trattengono -, a meno che uno riceva una forza maschile e una forza femminile e cioè quella del fidanzato
e della fidanzata. Questo, poi, si riceve, in immagine, nella camera nuziale.”
Il richiamo all’immagine, collegato alla moglie ed al “vivere insieme” fa chiarezza definitiva sia sulla natura sessuale e non metaforica del rituale sacro richiamato nel Vangelo di Filippo sia sulla funzione della congiunzione sacra tra marito e moglie per la generazione dell'”immagine” gnostica.

Paralleli tra il Tantrismo orientale e la Camera Nuziale

Occorre, ora comprendere in che modo, secondo gli gnostici, venivano generati i “figli della camera nuziale”. Il brano seguente del Vangelo di Filippo ci aiuta ad individuare le modalità di “generazione”:
Essi chiamavano “ sale “ Sofia: senza di essa nessun sacrificio è gradito. Ma Sofia è una donna sterile, senza figlio; e per questo motivo è chiamata “traccia di sale “. Ma ovunque essi (gli apostoli) saranno sarà (anche) lo Spirito Santo, e ifigli di lei sono molti.
La sterilità della “Sofia”, corrispondente all’Anima maschile nella donna, ci consente un paragone, a nostro avviso, affatto azzardato tra i rituali tantrici orientali e quelli che si svolgevano nella camera nuziale.
Nel tantrismo orientale o nelle cosiddette operazioni alchemiche occidentali “a due vasi” con chiara allusione a riti sessuali, il risultato si raggiunge con la continenza durante il rapporto, ovvero con la inibizione della emissione del seme maschile.
La Sofia, in questo senso, corrisponderebbe alla Kundalini femminile orientale ovvero all’energia semidivina ricettiva vive nella donna ma che, da sola, è sterile. Ad essa fa da contraltare la Kundalini maschile che è all’origine della vita e che consente l’ascesa della coppia che effettua il rituale tantrico, a piani superumani e metafisici.
Questa seconda forza, ovvero la Kindalini Maschile è collegata allo spirito purificato femminile dell’Uomo, lo Spirito Santo.
Ovunque vi sono entrabe nascono i Figli della Camera Nuziale ovvero gli apostoli.
Il rituale prevedeva un’iniziazione e maturazione di questo “spirito” originario nell’Uomo, questo processo é chiaramente indicatonel Vangelo di Filippo  ove si legge:
Quanto appartiene al padre appartiene anche al figlio; però, fintanto che il figlio è giovane, (il padre) non gli affida quanto è suo. Ma quando è diventato uomo, il padre gli dà tutto ciò che gli appartiene. Quelli che sbagliano sono generati dallo spirito; e seguitano a sbagliare anche a causa dello spirito. Per questo, per mezzo dello stesso spirito si accende e si spegne il fuoco.
Il fuoco è, in questo caso, quello dello spirito dell’Uomo che, però, va attivato solo quando l’uomo è maturo, ovvero quando lo gnostico ha terminato i due precedenti gradi di iniziazione (Dal Battesimo alla Unzione, dalla Unzione alla Camera Nuziale) ed è pronto, avendo purificato il suo Spirito e quindi, mantenendo il paragone con i rituali tantrici, avendo preso controllo pieno della Kundalini maschile.
Alchemicamente questo fuoco corrisponde allo Zolfo e, metaforicamente, alla volontà rigenerata e pienamente consapevole che controlla appieno il moto ed il contenuto informativo della Kundalini maschile corrispondente, alchenicamente, all’acqua mercuriale. Questo controllo è possibile, ora, poiché non vi sono più aree di inconsapevolezza (ovvero controllate da parti del nostro inconscio afferenti all’Ombra junghiana o all’Animus/Anima) che potrebbero danneggiare l’individuo.
In altre parole, non ci sono più aree inconsce nella psiche, che potrebbero prendere il sopravvendo e dominare il moto “Magico” della forza vitale del Mercurio e quindi della Kundalini.